Le fotografie sono la pietra miliare dei nostri ricordi. Se decidiamo di dedicarci un servizio fotografico, ci stiamo regalando qualcosa di non indispensabile e quindi un superfluo dal connotato prezioso.
Buona domenica a tutti!
Vi state godendo un po’ di mare? O siete scappati dall’afa e avete scelto il fresco in montagna?
In entrambi i casi, state facendo qualcosa di assolutamente “non necessario”. Ma quanto è bello dedicarsi alle attività superflue, non necessarie… e totalmente indispensabili?!
L’animo umano ha bisogno di uscire dagli schemi del dovere per dedicarsi anche al piacere. Ce lo ha insegnato Maslow. Che, con la sua piramide dei bisogni, ci ha raccontato come esistano necessità primarie e assolutamente irrinunciabili – come ad esempio il cibo o la casa – che si trovano alla base della piramide.
Potreste vivere senza cibo? No.
Potreste vivere senza casa? Meglio di no.
I valori che mettiamo nella piramide dei piaceri
Ma poi, crescendo con la piramide, si incontrano i bisogni meno importanti ma più appaganti, tipici delle società evolute. Sono quei desideri che derivano da oggetti o attività del tutto superflue, ma che ci donano quel surplus al quale tende il nostro animo. Si tratta dei viaggi, ad esempio. Ma anche dell’oro, dei diamanti, un vestito ricercato… Insomma, tutte quelle cose che, proprio perché rappresentano surplus, costano di più dei beni primari.
Vi racconto tutto questo perché oggi parliamo della volontà di dedicarsi un servizio fotografico. E il servizio fotografico è proprio una di quelle cose che appartiene alla punta della piramide dei piaceri. Ossia non è necessario, non è indispensabile, ma proprio per questo scegliamo di farlo e decidiamo con oculatezza.
Perché siamo consapevoli che dovremo dedicare delle risorse – non solo economiche, ma anche emozionali e di disponibilità temporale – alla realizzazione del servizio. E, di conseguenza, è giusto ed opportuno che valutiamo con attenzione a chi farlo realizzare.
Perché, se decidiamo di dedicarci a qualcosa di non utile ma piacevolissimo… anche la riuscita deve essere altrettanto bella e gradevole!
La pietra miliare dei nostri ricordi.
Il servizio fotografico è un surplus. È qualcosa che ci regaliamo quando vogliamo – e sottolineo vogliamo perchè qui si tratta proprio del verbo volere – far sì che quel periodo della nostra vita diventi una pietra miliare nei nostri ricordi.
Ecco cosa sono le fotografie: sono la pietra miliare dei nostri ricordi.
Quando scegliamo di regalarci qualcosa che non è necessario, deve avere caratteristiche assolutamente orientate a soddisfare le nostre emozioni, così che possiamo essere soddisfatti.
Il fotografo deve saper raccontare le nostre emozioni
Dal momento che desideriamo il servizio fotografico come dono che ci facciamo, avremo sicuramente il piacere anche di scegliere un fotografo che ci racconti la nostra storia. Ossia che, con un occhio esterno formato, acculturato e soprattutto specializzato, sappia cogliere quei momenti, quelle espressioni, quei colori e slanci emozionali… che sappia farci rivivere sia quell’attimo sia, come abbiamo detto in un altro articolo, il periodo che stiamo vivendo e le persone che stiamo amando.
Insomma, come diceva Oscar Wilde…
“niente è più necessario del superfluo!”
E noi, questo surplus di piacere, emozioni ed esperienze interiori, cerchiamo sempre di realizzarlo al meglio…
Ci facciamo un regalo?
Se decidiamo di farci un regalo, dedichiamoci il migliore che sia possibile.
In maniera tale che un giorno, guardando le fotografie, potremo riascoltare con l’anima chi siamo stati grazie ai racconti del nostro “menestrello cantastorie”… il nostro fotografo emozionale 🙂
Buona domenica!