Siamo le nostre emozioni! Ci permettono di vivere e ricordare i nostri momenti di vita
Seguiamo sempre il filone: il conoscere le nostre emozioni e come le mostriamo.
Intanto subito una cosa importante: noi siamo le nostre emozioni e sono loro che ci permettono di vivere i nostri momenti di vita.
Immaginate di riflettere sui vostri momenti chiave della vita, cosa ricordate?
In una prima fase il ricordo si concentra sui fatti, subito dopo iniziamo a ricordare le sensazioni vissute in quei momenti, poi si rivive lo stato d’animo.
Quindi sappiamo bene che le nostre emozioni sono quanto di più prezioso abbiamo, conoscerle è viverle a pieno, questo porta ad una vita sicuramente più consapevole e certamente migliore.
Molto bene!
Allora cosa si inventa il vostro fotografo del cuore? Un percorso per conoscere le emozioni e comprenderle!
Percorso per conoscere le emozioni e comprenderle!
Sviluppando un bel corso di recitazione a studio insieme al supporto e alla collaborazione di una persona che stimo tantissimo: l’insegnante Alessandra Berton.
Credo tanto in questa iniziativa mirata a conoscersi e scoprirsi, che al corso di recitazione parteciperò anche io!
Si proprio così, mi tuffo animo e corpo in questo appassionante percorso.
Ecco i dettagli del corso, e vi invito a partecipare.
Pronti? Via!
A chi è rivolto il Laboratorio teatrale
Il laboratorio teatrale To Play è rivolto a chiunque voglia affacciarsi al mondo dell’interpretazione, comprensione delle proprie emozioni per imparare a sentirle meglio, a guidarle e a gestirle in modo da non essere sopraffatti e manipolati da esse.
Si apprenderanno, inoltre, le basi tecniche necessarie a ripristinare la naturalezza della respirazione diaframmatica ed emissione vocale corretta. Si conoscerà meglio il proprio corpo, con i limiti e le potenzialità gestuali.
Lo scopo
Lo scopo del laboratorio è proprio quello di fornire strumenti necessari per ascoltare il prorio sentito e riuscire a parlare in maniera convincente per comprendere maggiormente gli altri e lavorare sull’empatia. Il tutto concedendosi uno svago dalla frenesia della vita quotidiana.
Info generali sul percorso
Le prime lezione saranno incentrate sul “mettersi in gioco” e si lavorerà sul coraggio, sulla fiducia e la conoscenza di se stessi e del gruppo. Saranno introdotti già da subito gli strumenti necessari per uscire dai sensoriali del Metodo Strasberg e le basi per poter lavorare tecnicamente sulla voce.
Nelle successive lezioni il lavoro si concentrerà invece sulla respirazione diaframmatica, l’emissione vocale corretta e la conoscenza tecnica del proprio strumento.
Ciascuna lezione è propedeutica a quella successiva. Il laboratorio è strutturato per condurre dolcemente l’allievo verso lo studio e l’applicazione del Metodo Strasberg che, specialmente per dei principianti, risulta sicuramente potente ed appassionante.
Si affronterà un testo con il Metodo Stanislavskij. Il metodo si fonda sull’approfondimento psicologico del personaggio e sulla ricerca di affinità tra il mondo interiore del personaggio e quello dell’attore. Si basa sulla stimolazione, elaborazione ed esternazione delle emozioni interiori attraverso l’interpretazione.
Al termine del percorso di studio si affronterà il cosiddetto Metodo Strasberg, tecnica utilizzata in particolar modo negli Stati Uniti dai più importanti interpreti cinematografici e teatrali, che permette, tramite determinati esercizi, di conoscersi maggiormente e di amplificare la propria empatia verso gli altri.
Info dettagliate sul Laboratorio Teatrale
Nome Laboratorio: To Play!
In italiano tendiamo ad usare il termine “recitare” per indicare l’atto di prendere i panni di qualcun altro interpretandone la storia e le emozioni. “Recitare” significa “dire di nuovo” e “Interpretare” significa “comprendere dall’interno”. Ecco perché è particolarmente importante la capacità dell’attore di immedesimarsi e lasciarsi coinvolgere dalla rappresentazione.
Gli inglesi usano “to play” che significa “giocare”. Teatro è giocare seriamente. Lo scopo di questo corso è partire proprio dal gioco per arrivare alla reale ed autentica interpretazione, capirne i benefici e riuscire a riportarli nella vita e, inevitabilmente, innamorarsi sempre di più dell’essere umano.
A chi è rivolto:
A giovani e meno giovani alle prime armi con la voglia di mettersi in gioco e conoscersi meglio.
Durata e cadenza
Il laboratorio teatrale dura dal 13 marzo al 12 giugno. Sarà un’ora di lezione ogni mercoledì alle ore 20.00.
Obiettivi:
- Insegnare qualcosa di concreto e utile nella vita quale conoscere e vivere le proprie emozioni tramite il divertimento;
- Donare delle basi di tecnica, di conoscenza di sé e delle proprie capacità;
- Rispettare e raggiungere gli obiettivi dei partecipanti.
Programma
Il programma è diviso in quattro moduli differenti:
- Mettersi in gioco;
- Conoscersi ascoltandosi;
- Metodo Stanislavskij;
- Metodo Strasberg.
Ogni modulo è propedeutico all’altro e continuamente si influenzano e si intrecciano.
Dettaglio sui moduli
Mettersi in gioco:
Questo modulo sarà concentrato nelle prime tre lezioni e tratterà proprio l’argomento del gioco teatrale e delle improvvisazioni. Servirà ad entrare in confidenza con gli altri membri del gruppo e ad iniziare a sperimentarsi nelle proprie capacità interpretative.
Conoscersi ascoltandosi:
Argomento principale delle successive tre lezioni sarà la scoperta tecnica delle proprie potenzialità vocali e fisiche.
Ci si concentrerà sulla respirazione diaframmatica, emissione vocale corretta, tecniche di rilassamento e improvvisazioni ancora nel gioco ma con un controllo maggiore.
Metodo Stanislavskij:
Konstantin Sergeevič Stanislavskij era un regista contemporaneo di Freud. Con la scoperta della psicoanalisi, si sentiva l’esigenza di interpretare le emozioni con una maggiore consapevolezza e introspezione. Konstantin, dunque, inventò il metodo Stanislavskij: un modo di leggere, comprendere e rapportarsi al testo innovativo e rivoluzionario per l’epoca. L’immedesimazione è stata inventata proprio da questo regista. Nelle successive tre lezioni ci si rapporterà a delle scene e/o a dei monologhi proprio con questo metodo.
Metodo Strasberg:
Allievo di Stanislavskij fu Lee Strasberg che inventò a suo volta il metodo a lui omonimo.
Ideò degli esercizi veri e propri che conducono l’interprete verso una immedesimazione totale ed autentica senza dover ricorrere a pensieri troppo contorti e profondi.
Nelle ultime quattro lezioni sarà affrontato questo lavoro estremamente intenso.
Idea di fine corso
Al termine di questo percorso, a seconda della preparazione del gruppo, si valuterà se portare in scena uno spettacolo o eventualmente svolgere una lezione aperta al pubblico.
Info e Costi
Il corso sarà svolto tutti mercoledi dal 13 marzo al 12 giugno (ore 20.00).
Presso lo studio fotografico di Danilo Mecozzi (via Cesare Pascoletti 25)
Per altre info e i costi rivolgersi direttamente all’insegnante:
Alessandra Berton
Tel.Cell. 3396498310
Alessandra Berton
Alessandra Berton è un’attrice professionista diplomata all’accademia di Teatro e Musical “Fonderia delle Arti” di Giampiero Ingrassia. Si specializza nella dizione e nel Metodo Strasberg con Siddhartha Prestinari e Michael Margotta.
Diventa, poi, insegnante di educazione alla voce ed assistente di Siddhartha nell’insegnamento del Metodo.
Calca i palcoscenici dei Teatri di Roma con diversi spettacoli tra cui Improvvisamente l’estate scorsa e Fiore di Cactus (al Teatro di Documenti con la regia di Rosario Tronnolone), Closer (al teatro Petrolini con la regia di Siddhartha Prestinari), My Love (al The Hub con la regia di Lorenzo Gioielli) e tanti altri.
Scopre ben presto nell’insegnamento la stessa passione travolgente che l’ha condotta per la prima volta, a due anni, su un palcoscenico:
“Mi sono sempre sentita di essere nata per dare qualcosa di significativo al mondo. Ho sempre cercato modi diversi per farlo. Ho iniziato molto presto a fare teatro e danza e insegnavo d’estate tutto ciò che sapevo a dei bambini più piccoli di me.
Avevo scoperto qualcosa che mi rendeva estremamente felice e ho scelto di fare l’attrice per donare agli altri parti di me che possano aiutarli a sentirsi sazi di vita.
Voglio insegnare perché ciò che so mi rende libera e voglio condividerlo con più gente possibile. Insegnare per me significa amare e permettere a qualcuno di amare così tanto. Significa vivere fino in fondo una vita che vale la pena di essere gustata con gli altri.”